Carissime
Amiche, Carissimi Amici di Lourdes,
si
sono da poco concluse le Festività Natalizie: auspico che queste giornate siano
state per ciascuno occasione di serenità, gioia, preghiera e meritato riposo.
In
questo inizio di anno nuovo 2022 riprendiamo la nostra lettura di alcuni brani
dalla Lettera Apostolica “Candor Lucis Aeternae” di Papa Francesco, al
fine di cogliere spunti utili per una riflessione personale.
Il
passo proposto prende in considerazione “L’immagine dell’uomo nella visione
di Dio”.
Ritengo
interessante notare come, nelle tre cantiche che compongono “La Divina
Commedia”, l’immagine di uomo in cammino verso la libertà non sia
rappresentata dal Sommo Poeta come qualcosa di “astratto” e lontano dalla
realtà, bensì venga raccontata in modo concreto e vero, ponendo al centro tutti
gli aspetti e le caratteristiche che sono parte dell’essere umano.
Ricorda
Papa Francesco:«Perfino nel Paradiso, infatti, Dante rappresenta i
beati - le «bianche stole» (XXX, 129) - nel loro aspetto corporeo, rievoca i
loro affetti e le loro emozioni, i loro sguardi e i loro gesti, ci mostra,
insomma, l’umanità nella sua compiuta perfezione di anima e corpo, prefigurando
la risurrezione della carne».
Ritrovo,
in queste parole, un messaggio particolarmente importante: al fine di
raggiungere la felicità e la pienezza di vita non occorre essere persone
straordinarie, aventi particolari caratteristiche, doti o ancora soggetti colmi
di ricchezze materiali.
Per
vivere in sintonia con il Signore èsufficiente essere donne e uomini, con
capacità e sensibilità ma anche con le insicurezze o le difficoltà che si
possono incontrare nel cammino quotidiano.
Come
già condiviso nelle nostre riflessioni, questo vale ancor di più per un’Amica e
un Amico di Lourdes, chiamati ogni giorno alla semplicità ed alla concretezza, capaci
di gesti verso il prossimo compiuti con il sorriso e in base alle proprie
possibilità, ma sempre con il desiderio di portare aiuto a coloro che si
trovano nel bisogno.
Ciò
non è certamente facile, in particolare in un momento complesso come quello che
stiamo vivendo: non rinunciamo, però, a tenere vive dentro di noi la speranza e
la fiducia, donandole alle persone che ci circondano.
Conclude
il Santo Padre: «L’umanità, nella sua concretezza, con i gesti e le parole
quotidiane, con la sua intelligenza e i suoi affetti, con il corpo e le
emozioni, è assunta in Dio, nel quale trova la felicità vera e la realizzazione
piena e ultima, meta di tutto il suo cammino».
Anche
se l’anno appena iniziato pone nuove sfide e alcune preoccupazioni, continuiamo
quotidianamente a cercare la “felicità vera” ea tenere viva l’amicizia,
la fraternità e lo spirito di servizio che animano il nostro Gruppo.
Rimaniamosempre
uniti nella preghiera alla Vergine Santissima, che invochiamo per intercessione
di Santa Bernardette, chiedendo il Suo sostegno e la Sua tenerezza di madre.