Catechesi mese di Novembre - Amici di Lourdes

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Catechesi Mese di Novembre

Carissime Amiche, Carissimi Amici di Lourdes,
continuiamo la lettura dell’Enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco, provando a trarre qualche spunto sul quale riflettere, anche in relazione ai tempi che stiamo vivendo.
Ci troviamo, infatti, ad attraversare giornate ancora complesse, nelle quali ci viene richiesto di rinunciare temporaneamente a parte della nostra quotidianità con l’auspicio di riuscire a mantenere sotto controllo la diffusione del contagio da Coronavirus.
Fino a poco tempo fa ci sentivamo probabilmente parte di un mondo caratterizzato da tanti impegni o scadenze alle quali dover far fronte: tutto ciò, forse, ci ha fatto concentrare su noi stessi e sulle nostre necessità, mettendo “in secondo piano” l’essere parte di una comunità.
La pandemia ha però cambiato le prospettive, facendoci comprendere, come ricorda anche il Santo Padre, che navighiamo “sulla stessa barca”, accomunati da una situazione davvero complicata e dalle difficoltà che essa sta portando.
Abbiamo visto come progetti, abitudini, sicurezze possano improvvisamente venir messe in discussione e come, restando concentrati su noi stessi, non si possa andare molto lontano.
“Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme” è il messaggio di Papa Francesco: una frase che, ritengo, particolarmente significativa e che trasmette bene anche lo spirito che anima il nostro Gruppo di Amici di Lourdes.
I Pellegrinaggi e le esperienze che abbiamo avuto modo di svolgere nel corso degli anni ci hanno, infatti, dato l’opportunità di sperimentare come l’impegno, la disponibilità e la generosità di ciascuno acquistino particolare importanza all’interno di un progetto comune e condiviso, permettendo di dar vita a momenti pieni di ricchezza per tutti.
Come in una grande orchestra, nella quale ogni strumento è fondamentale e legato agli altri per la buona riuscita della melodia che si sta interpretando, cerchiamo quindi di sentirci sempre di più parte di un mondo di relazioni, nel lavoro così come nella nostra vita di ogni giorno.
Sebbene chiamati a mantenere la distanza reciproca, sentiamoci vicini nei pensieri e nelle preghiere a tutte le persone a noi care e a coloro che sappiamo essere in difficoltà o nella solitudine: anche un piccolo gesto, come una telefonata o un messaggio, sarà un importante segno di amicizia e di vicinanza, per sentirci “comunità” e camminare insieme all’insegna della speranza e della fraternità.
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