Catechesi Mensile
Catechesi di Fra valentino Bellagente O.H. assistente spirituale del gruppo
Quarta riflessione: Il valore dell’umiltà
Dall’Udienza Generale del Mercoledì di Papa
Francesco – 12/02/2025
« […] Gesù nasce in un modo del tutto inedito per un
re. Infatti, «mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni
del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo
pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio» (Lc
2,6-7). Il Figlio di Dio non nasce in un palazzo reale, ma nel retro di una
casa, nello spazio dove stanno gli animali.Luca ci mostra così che Dio non
viene nel mondo con proclami altisonanti, non si manifesta nel clamore, ma
inizia il suo viaggio nell’umiltà. E chi sono i primi testimoni di questo
avvenimento? Sono alcuni pastori: uomini con poca cultura, maleodoranti a causa
del contatto costante con gli animali, vivono ai margini della società. […] Fratelli
e sorelle, chiediamo anche noi la grazia di essere, come i pastori, capaci di
stupore e di lode dinanzi a Dio, e capaci di custodire ciò che Lui ci ha
affidato: i talenti, i carismi, la nostra vocazione e le persone che ci mette
accanto. Chiediamo al Signore di saper scorgere nella debolezza la forza
straordinaria del Dio Bambino, che viene per rinnovare il mondo e trasformare
la nostra vita col suo disegno pieno di speranza per l’umanità intera.»
Carissime Amiche, Carissimi Amici
di Lourdes,
continuiamo il nostro percorso di riflessioni in questo
Anno Santo, nel quale ciascuno è chiamato a riflettere e camminare nella
speranza, portandola con se’ e donandola agli altri.
Ritengo quindi significativo portare alla vostra
attenzione la meditazione che Papa Francesco ha proposto nell’Udienza Generale
dello scorso 12 febbraio.
Immagino come, anche alla vostra lettura, possa
apparire insolitauna meditazione sulla Natività di Gesù, che abbiamo celebrato
solo poche settimane fa: tuttavia, ancora una volta, le parole di Papa
Francesco sanno donarci un importante significato.
In una quotidianità che sembra dare importanza solo
alle cose straordinarie, ai gesti incredibili e a progetti che si spingono al
limite dell’impossibile, il Santo Padre vuole infatti riportare la nostra
attenzione a Gesù, il Figlio di Dio, che è nato nel modopiù umile possibile: in
una mangiatoia.
“Dio non
viene nel mondo con proclami altisonanti, non si manifesta nel clamore, ma
inizia il suo viaggio nell’umiltà” sottolinea proprio Papa Francesco, ricordandoci
come le cose più vere ed importanti avvengano nella semplicità, nel silenzio e lontano
dai riflettori.
E sono sempre le persone più semplici e umili dei tempi
- i pastori - a vedere la Stella e ad incontrare per primi il Signore, a
testimonianza di come non siano le ricchezze materiali a donarci la salvezza,
bensì i valori che portiamo nel cuore e i piccoli gesti che sappiamo fare ogni
giorno, senza chiedere nulla in cambio.
Carissime Amiche, Carissimi Amici
di Lourdes,
credo che questo messaggio sia particolarmente
importante per noi e per il nostro Gruppo.
Facciamo, quindi, nostra l’esortazione del Santo Padre
e “chiediamo anche noi la grazia di essere, come i pastori, capaci di
stupore e di lode dinanzi a Dio, e capaci di custodire ciò che Lui ci ha
affidato: i talenti, i carismi, la nostra vocazione e le persone che ci mette
accanto”.
Non ignoriamo chi intorno a noi ha bisogno del nostro
aiuto ma, anzi, mettiamo i nostri talenti al servizio del prossimo, continuando
a servire -con umiltà e semplicità - le persone che sappiamo essere bisognose
anche solo di un sorriso e di qualche parola di conforto.
Chiediamo alla Beata Vergine di Lourdes - che alla
Grotta di Massabielle ha scelto di rivolgersi a Bernardette, bambina semplice e
umile, per condividere il suo messaggio - di darci la possibilità di vedere il
Suo Figlio in coloro che, nella debolezza o nella sofferenza, necessitano di
noi e di sostenerci nel vivere il nostro servizio con stupore, gioia e impegno.
Potremo, così, tutti essere “portatori di speranza”:
anche con la nostra umiltà, infatti, possiamo fare grandi cose.
Fra Valentino Bellagente, OH
PREGHIERA DEL GIUBILEO
Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato nel tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo
ridestino in noi la beata speranza per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo, nell’attesa fiduciosa dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando vinte le potenze del male, si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo ravvivi in noi, Pellegrini di Speranza,
l’anelito verso i beni celesti e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno sia lode e gloria nei secoli.
Amen
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