Uno solo è il Maestro e voi siete tutti fratelli
La relazione di fiducia alla base della cura dei malati
È dell’Amore che voglio parlare, quell’ amore prepotente che è fiamma che arde e ha bisogno di espandersi per esprimersi e alimentarsi, altrimenti … è solo una fiamma che piano piano si spegne.
L’amore è relazione, è rispetto, è condivisione, è attenzione, è dono, è disponibilità, è gioia, è gratitudine, è accoglienza …
Fare della propria vita un centro di forza, di amore, di felicità è una conquista che si ottiene attraverso la conoscenza, la sofferenza e l’amore fedele a Dio e a tutte le sue creature.
E se Dio è IL Padre Creatore NOI TUTTI SIAMO FRATELLI in egual misura e dignità.
Lui è il Maestro che ci ispira, che ci guida e ci chiede di collaborare per costruire insieme un Regno di giustizia, verità e pace, ma soprattutto ci dice di amare tutti perché nessuno resti privo dell’amore.
E’ necessario amare e ascoltare con fiducia il Padre che guida i nostri passi verso l’incontro del fratello che Lui vuole farci incontrare per poterlo amare.
Ognuno di noi è responsabile della solitudine e dell’angoscia del fratello smarrito nel proprio dolore.
A noi tocca di Fare quel piccolo primo passo per incontrarlo, superando le diversità e gli ostacoli, e con gesti di tenerezza riuscire a far nascere una relazione di fiducia necessaria per portare il calore dell’amore che è vita e ridona speranza
Fermarsi, guardare e saper vedere, sentire e saper ascoltare, e sotto l’azione dello Spirito Santo diventare protagonisti attivi della vita.
Troviamo il tempo nella nostra quotidianità per osservare con ammirazione e gratitudine il mondo intorno a noi … lasciamoci coinvolgere da tutto l’universo nella sua grandezza e bellezza e dall’uomo che ne è parte e sul quale Dio veglia e chiede anche a ciascuno di noi di averne cura.
La malattia ha sempre un volto, non restiamo indifferenti al grido silenzioso di chi ha bisogno di tenerezza, di cura, di amicizia, di sostegno.
Noi, come Amici di Lourdes, abbiamo imparato nei nostri tanti pellegrinaggi a stare accanto al fratello in difficoltà, a creare già da subito una relazione di compartecipazione basata sulla fiducia.
Abbiamo saputo rispondere “Eccomi, ci sono” alla chiamata del Maestro e con la fiamma viva del suo amore che ha incendiato la nostra vita, sorretti dallo sguardo amorevole della Vergine Maria, a volte siamo riusciti ad aiutare e a riaccendere la speranza e la fiamma tremolante del nostro fratello.
Fiorenza Guerini